La fedeltà alle proprie radici è anche fedeltà alle testimonianze storiche oltre che rispetto verso coloro che tali testimonianze hanno lasciato: esperienze certamente non riproponibili la cui ricchezza di umanità è però segno indelebile, fonte di ammirazione e non disprezzabile termine di confronto. (1995) Riccardo Ceccarelli

192 7.2 COLTIVAZIONI AGRICOLE

La coltivazione del grano, come   abbiamo visto, era la più estesa e la più redditizia, specie in pianura, non mancavano però orzo, fave e legumi ecc., dal Settecento poi si cominciò a coltivare il granoturco. Ampie erano allora ancora le zone boscose, come la Selva della Comunità in contrada Rovegliano-Catalano, tradizionale riserva di legname per le necessità economiche dell’intera comunità.    Sulle pendici collinari si coltivavano in maniera più intensiva viti e olivi. La produzione di vino e di olio, come quella del grano, non era sempre omogenea, le condizioni del tempo giocavano un ruolo determinante, nelle buone stagioni ce n’era comunque per vendere.