Categoria: Politica

  • Quante scuse ci vorrebbero oggi a Renzi? – Il Fatto Quotidiano

    Quante scuse ci vorrebbero oggi a Renzi?

    POLITICA- 8 FEBBRAIO 2021

    Quante scuse ci vorrebbero oggi a Renzi?

    Ora possiamo dirlo con assoluta certezza. L’unica e ripetuta scusa per cercare di evitare la caduta del Governo Conte, ossia l’emergenza Covid, era una colossale balla. Come direbbe Fantozzi: una cagata pazzesca. Oggi, invece, sono diventati quasi tutti Draghetti ma solo 5 giorni fa il racconto di una buona fetta della stampa e dei fantomatici opinionisti era completamente diverso.

    La frase ossessivamente ripetuta, come inculcata da una setta, era la seguente: “questa crisi di Governo in piena emergenza Covid è incomprensibile”. E di seguito: “Renzi è un irresponsabile”. Su questi due semplici punti Conte, il Pd e il Movimento 5Stelle hanno imperversato sulle tv e sui giornali nel dipingere Renzi e Italia Viva come il nemico pubblico numero uno dell’Italia. Nemico da abbattere in ogni modo.

    Quasi tutti, poi, se costretti ad analizzare i contenuti e gli argomenti affermavano che il Governo Conte era effettivamente in ritardo ma in ogni caso con l’emergenza sanitaria in atto la crisi di Governo non era possibile. Una campagna di odio personale mai vista prima. E mentre Conte con i suoi sodali cercavano “responsabili” in Senato da acquisire, Matteo Renzi continuava in solitario a cercare di spiegare che un Governo migliore era possibile.null

    Ed eccoci ai giorni nostri. La bolla della finzione e del racconto falsato è scoppiata con una velocità che molti ancora non riescono a capacitarsi e a capire. Il Presidente Mattarella lo scorso martedì ha senza indugio e con lucidità riconosciuto che una maggioranza politica non esisteva più e ha dato l’incarico a Mario Draghi. Il Presidente della Repubblica è stato l’antidoto ad un incantesimo del populismo orchestrato da Casalino e sostenuto da una buona fetta di sistema dell’informazione.

    Per il solo fatto che Draghi abbia ricevuto l’incarico, la Borsa ha avuto risultati positivi e lo spread è sceso ai minimi storici. Ma non basta, il nome di Draghi ha obbligato tutti a fari i conti con la realtà. E mentre Casalino e Conte, scioccati dagli avvenimenti, cercavano ancora il modo per rimanere a Palazzo Chigi, ipotizzando la mancata fiducia al governo Draghi, l’Italia si svegliava improvvisamente dal lavaggio collettivo del cervello. E d’incanto Draghi risultava già più gradito e popolare del Conte.null

    Sondaggi, gradimento dei leader: la fiducia in Draghi già al 71%, Conte secondo al 65%, poi Speranza e Gentiloni. L’unico che cala è Renzi
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    Insomma, in soli 5 giorni è cambiato tutto lo scenario politico italiano. Per prima cosa si è capito che la democrazia e le critiche politiche possono essere fatte anche durante l’emergenza sanitaria.
    Chi ha continuamente utilizzato l’argomento Covid per nascondere i veri problemi del Governo dovrebbe chiedere scusa e forse dovrebbe fare meglio il proprio lavoro.null

    Abbiamo assistito a giornalisti diventati solamente tifosi e non raccontatori oggettivi della realtà.
    Tempo utilizzato male e contro i veri interessi della nostra società. Pian piano che i giorni stanno passando, l’effetto Draghi e di liberazione sta prendendo plasticamente forma. In un solo colpo il populismo anche quello giornalistico sta diventando comprensibile a molti. E ancor oggi il Pd, i Grillini e Conte non hanno capito quello che è successo e che Mattarella ha detto. Troppo impegnati ad odiare Renzi non si stanno accorgendo che il mondo è completamente cambiato.null

    Draghi ha ottenuto un incarico per formare un Governo di alto profilo istituzionale senza colori politici. Invece, i grillini e il Pd hanno detto tutto e il contrario di tutto. Irrituale e secondo me un grave sgarbo istituzionale lo ha commesso Conte qualche giorno fa. Una conferenza stampa ridicola anche nei modi, dove un premier dimissionario ha chiesto che il nuovo Governo Draghi sia un governo politico. Il tutto a consultazioni aperte. Una degna scena finale del Governo Conte.

    L’Italia si sta accorgendo sempre di più in che mani eravamo. E leggere le dichiarazioni dei grillini e del Pd in questi giorni fa capire il loro vero interesse, ossia provare in ogni modo a tenere una poltrona. Conte che dice di non voler incarichi di governo, fa ridere solamente così.null

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    Conte ai parlamentari M5s: “Non entrerò nel governo, ma voltare le spalle a Draghi è come voltarle al Paese. Temo la Lega sul Recovery, noi siamo l’ago della bilancia”

    Insomma, ora tutti guardano a Draghi e si rendono conto che la competenza al governo si può avere e pretendere. Lo avevamo detto, il tempo è galantuomo e sta accadendo velocemente. Ma quante scuse ci vorrebbero oggi a Renzi? Quello che voleva poltrone per sé, quello che era irresponsabile, quello che tanto non sarebbe andato mai fino in fondo, quello antipatico e meno popolare. E invece quanti grazie ci vorrebbero per la Bellanova, la Bonetti e per Ivan Scalfarotto? Persone che hanno rinunciato alle loro poltrone per evidenziare i limiti del governo Conte. E quanti grazie ci vorrebbero al gruppo di Italia Viva al Senato e alla Camera? Che hanno tenuto duro agli insulti e al mercato delle vacche.

    La politica quando fatta veramente con passione e ideali questo insegna. La forza delle idee questo regala. Non tutti oggi lo riconosceranno ma anche per questo ci sarà tempo. L’ultima considerazione ai vecchi amici Pd che per seguire il copione di Casalino hanno rinnegato e offeso Renzi. Anche in politica, come diceva Totò, esistono gli uomini, i mezzi uomini e i quaquaraquà. Ad ognuno il suo.

  • Il governo Draghi è un capolavoro di Matteo Renzi, il Re del 2%

    Ha vinto lui

    Il governo Draghi è un capolavoro di Matteo Renzi, il Re del 2%

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    Corre voce che questo giornale sia renziano. Non è vero. È un giornale assolutamente indipendente, liberale, garantista, socialista, anti sovranista, antipopulista – mi fermo qui… -, che crede nella funzione dei partiti ma si tiene ben lontano dai partiti. Ok? È un giornale che spesso ha apprezzato le idee e le proposte di Renzi, e spesso ha criticato le sue oscillazioni su temi cruciali come l’immigrazione (mancata approvazione dello ius soli da parte del suo timido partito) e come il garantismo, terreno sul quale più di una volta gli è capitato di dondolare (a parte il peccato originale, praticamente incancellabile, di avere proposto Nicola Gratteri come ministro della Giustizia…).

    Poi, tra l’altro, noi siamo un giornale pluralista, e qui in redazione ci sono quelli ai quali Renzi piace molto e quelli che lo sopportano poco. Detto tutto questo, oggi come oggi è abbastanza difficile negare che Renzi abbia avuto un successo politico strepitoso. E che, a occhio e croce, nel giro breve di un paio d’anni abbia dimostrato di essere, come leader politico, di qualche anno luce al di sopra dei suoi interlocutori o avversari. Tutti. Proviamo a fare qualche confronto. Renzi e Salvini.

    0:25 / 1:24L’incarico a Draghi, la vittoria di…

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    Salvini ha avuto un successo notevole alle elezioni del 2018, conquistandosi la leadership del centrodestra. È entrato nel governo, è diventato vicepremier e ministro dell’Interno, ha raccolto attorno a se tutte le telecamere d’Italia. Cosa ha ottenuto? Niente: la svolta del Papeete (nella quale, come si dice a Roma, si è ribaltato in parcheggio), la perdita del governo, e poi il cono d’ombra, sebbene i sondaggi dessero il suo partito in costante e clamorosa crescita. Oggi Salvini guida un partito che è accreditato del 25 per cento dei consensi elettorali ed è virtualmente il primo partito: ed è immobilizzato.LEGGI ANCHE

    Renzi invece guida un gruppetto un po’ al di sopra del 2 per cento ed è il capo dell’ultimo partito (persino Calenda, dicono, l’ha scavalcato…). Eppure, con il suo 2 per cento, Renzi fa e disfa governi: dopo aver insediato Conte a Palazzo Chigi con Speranza e Franceschini, ora lo ha mandato a casa senza che lui se ne accorgesse, ha beffato e sbeffeggiato il gradasso Travaglio (padrone di La 7), ha liquidato Bonafede, ha umiliato il Pd e ha sistemato Draghi a Palazzo Chigi, probabilmente permettendo all’Italia di avere finalmente un governo dopo due anni di ribalta dominata da vari dilettanti e figuranti. Beh, sembra un po’ Ronaldo che gioca a pallone con mio cugino… È solo un giocoliere? Un talento assoluto della manovra e basta? È solo fumo?

    Non si può dire così. In primo luogo perché quest’ultima operazione, se andrà in porto, è una operazione politica di grandissimo peso. L’Italia stava correndo a perdifiato, allegra e instupidita, sull’orlo di un burrone. Con la pandemia, il morso feroce della crisi economica, la necessità di gestire un nuovo piano Marshall e la totale assenza di una classe politica e persino di una maggioranza. Si trovava governata da un esecutivo la cui forza si risolveva nella personalità di cartone dell’avvocato Conte. Privo di carisma, di idee, di conoscenze, di esperienza. Il rischio quale era? Di mandare a monte il piano Marshall e di trovarsi staccatissima dalle grandi potenze europee. Incapace di rialzarsi, di reagire.
    Ci sono dei momenti, nella storia delle nazioni, nei quali conta moltissimo il valore della propria classe politica. L’Italia purtroppo non ha più classe politica.

    Era un paese che nel dopoguerra aveva trovato la sua fortuna in una generazione politica formidabile. Che era stata selezionata e rappresentava la parte migliore della sua intellettualità. Espressione di una borghesia robusta e coraggiosa e di una classe operaia potente e compatta. I democristiani, i comunisti, e poi i modelli geniali del Psi e i colti e raffinati repubblicani. Forse pochi paesi dell’Occidente avevano a loro disposizione partiti e leader così preparati e forti. Persino l’opposizione estrema, quella di destra un po’ fascista e quella di sinistra sovversiva e in alcune frange violenta o addirittura sanguinaria, era una opposizione intellettualmente di grande qualità. Nessuno può negare che fosse così. La forza di questa politica era la struttura ed il radicamento dei partiti, che erano fucine di idee, di cultura, di compattezza sociale e anche di capacità di governo.

    Poi, lo sapete, arrivò Mani pulite e sfasciò tutto. Nessuno si aspettava che una struttura politica che aveva resistito alla guerra fredda, alla mafia, al terrorismo, alla crisi economica, finisse sbaragliata da un gruppetto di magistrati. Eppure successe esattamente questo. Il paese che temeva la rivoluzione comunista o il golpe di destra finì nel sacco di un potere che aveva esso stesso costruito al suo interno, ingenuamente e un po’ vigliaccamente. Beh, oggi i partiti non esistono più – lo spettacolo offerto dal Pd in questa crisi, capace solo di sistemarsi in seconda fila alla corte di Conte – è stato spaventoso. E non c’è più classe politica. Né la destra, né la sinistra hanno leader all’altezza. I grillini hanno Grillo e il gruppetto di avvocati che girano intorno a Conte, e poi basta. È in questo deserto che Matteo Renzi, il bullo, l’inaffidabile, il narciso, l’egocentrico, si è rimboccato le maniche, si è messo a tessere la tela. Ha fatto politica e ha trovato una soluzione. Con la stessa spregiudicatezza e capacità di sogno e di avventura che aveva Bettino Craxi.

    Vi piace Renzi? A me mica tanto. Mi ha deluso molte volte. Credo che abbia anche lui delle colpe nell’annientamento dei partiti politici (il modo nel quale ha liquidato il Pd e raso al suolo la vecchia tradizione e sapienza che veniva dalla Dc e soprattutto del Pci, ”ancor mi offende”). Penso anche che almeno in una prima fase abbia seguito la spinta populista e abbia delle responsabilità nel trionfo del grillismo. E però come fai a non rendergli omaggio per l’operazione-Draghi e per come si è dimostrato due o tre o quattro spanne al di sopra di tutti gli altri. È uno statista? Non so. Aspettiamo. Sicuramente, se tra i leader presenti in Parlamento ci fosse uno statista, di sicuro sarebbe lui. Questo vuol dire che Draghi è la salvezza? Non ci scommetterei.

    Draghi è una persona di qualità molto alte e ha più di altri la possibilità di governare. In un clima politico nel quale nessuno è in grado di definire destra e sinistra (destra e sinistra hanno entrambe il problema di ridisegnarsi e di ritrovare le proprie rispettive e distinte anime) non si capisce perché non si dovrebbe dare a lui l’incarico, visto che, a occhio, è il più bravo. I miei amici di sinistra dicono: no, Draghi è la borghesia, è la tecnocrazia, la sinistra è un’altra cosa. Grazie. Ma la sinistra forse ha qualche idea o qualche leader da mettere a disposizione del paese? Vogliamo fare un governo Speranza, un governo Zingaretti, un governo Acerbo? Siamo seri. La sinistra deve rimboccarsi le maniche e provare a rinascere. Pagando pegno per l’orrore che ha fatto mettendosi al servizio di una forza reazionaria come i 5 Stelle. Ci vorrà del tempo.

    E la destra? Uguale. Quando Salvini ha provato a governare ha solo combinato pasticci. Ha dimostrato di non avere visione, progetti, senso dello Stato. Di essere prigioniero della sua propaganda. Noi ora usciamo da un triennio nel quale ha governato, in modo uniforme, un gruppo di dilettanti su posizioni neo-autoritarie. In questo, tra Salvini e Conte non c’è stato un abisso. Si son dimostrati simili. Draghi si propone come governo neutro. Dico meglio: di coalizione. Nel senso vero della parola coalizione. Coalizione tra diversi. Ci sono pochi esempi nel passato. Forse l’unico esempio possibile è il governo Andreotti del 1978. Sostenuto dai comunisti. Sotto il tiro e il fuoco delle brigate rosse. Sfregiato dal rapimento Moro. Con l’inflazione che galoppava e l’America che ci odiava. Anche la Russia. Durò un po’ più di un anno.

    Fece la riforma sanitaria (primo nel mondo ad assicurare la sanità a tutti), la riforma psichiatrica (la più grande legge di rottura dell’autoritarismo, con un valore culturale immenso), introdusse l’aborto, riformò i patti agrari e lo stato di famiglia, istitutì l’equo canone, portò Sandro Pertini alla presidenza della Repubblica. Vi pare poco? È stato forse (senza forse) il governo più riformista della storia della Repubblica. Se Draghi facesse anche solo la metà di quel che fece quell’anno Andreotti

  • Considerazioni

    Considerazioni

    Gente e Innutile negare l’evidenza è vero o non è vero.
    E’ vero o non è vero che grazie ai governi Renzi-Gentiloni non si pagano più l’IMU e la TASI sulla prima casa?
    E’ vero o non è vero che c’è la legge sulle unioni civili?
    E’ vero o non è vero che c’è il bonus cultura per chi ha meno di 18 anni?
    E’ vero o non è vero che c’è la legge sul biotestamento?
    E’ vero o non è vero che ci sono gli 80 euro in più al mese in busta paga per 10 milioni di italiani?
    E’ vero o non è vero che c’è stata la riduzione dell’Ires dal 27,50% al 24% ? E’ vero o non è vero che c’è stata l’eliminazione dell’IMU agricola? E’ vero o non è vero che c’è stata la riduzione del canone RAI da 113 euro a 90 euro e gli over 75 anni che hanno un reddito inferiore agli 8000 euro non lo pagano più?
    E’ vero o non è vero che c’è la legge sul dopo di noi?
    E’ vero o non è vero che c’è la legge sul caporalato?
    E’ vero o non è vero che c’è la legge sull’omicidio stradale?
    E’ vero o non è vero che c’è la legge sull’autismo?
    E’ vero o non è vero che c’è stato il record nel recupero dell’evasione fiscale? E’ vero o non è vero che c’è il divieto di dimissioni in bianco?
    E’ vero o non è vero che c’è il bonus bebè di 960 euro all’anno per 3 anni?
    E’ vero o non è vero che c’è la legge sugli ecoreati?
    E’ vero o non è vero che c’è la legge contro la corruzione?
    E’ vero o non è vero che c’è stata la cancellazione di Equitalia con facilitazione sul pagamento delle cartelle esattoriali?
    E’ vero o non è vero che c’è la legge contro gli sprechi alimentari?
    E’ vero o non è vero che c’è la legge sul cyber bullismo?
    E’ vero o non è vero che c’è la quattordicesima per i pensionati con reddito massimo di 13.049,14 euro ? E’ vero o non è vero che c’è il tetto degli stipendi a 240 mila euro per tutti manager e funzionari statali?
    E’ vero o non è vero che c’è il reato di falso in bilancio?
    E’ vero o non è vero che c’è stato l’aumento dell’occupazione : più di un milione di occupati di cui il 53% a tempo indeterminato? E’ vero o non è vero che c’è il REI Reddito di inclusione?
    Per quanto riguarda, invece, il governo targato Pagliacci a 5 Stelle e Lega Ladrona:
    E’ vero o non è vero che il M5S, prima delle elezioni, aveva promesso la chiusura dell’ILVA? E’ vero o non è vero che il M5S, prima delle elezioni, aveva dichiarato di bloccare il TAP? E’ vero o non è vero che il M5S, prima delle elezioni, era contro i condoni edilizi? E’ vero o non è vero che il M5S, prima delle elezioni, era contro i condoni fiscali? E’ vero o non è vero che il M5S, prima delle elezioni, era contro gli F35? E’ vero o non è vero che il M5S, prima delle elezioni, aveva promesso 780 euro di reddito di cittadinanza per tutti? E’ vero o non è vero che il M5S ha fatto un contratto di governo con Lega Ladrona che prometteva l’eliminazione della legge Fornero, la Flat Tax al 15% per tutti, il rimpatrio immediato di 600 mila immigrati clandestini, l’eliminazione delle accise sui carburanti? Mi fermo qui ma potrei proseguire! Di tutte queste promesse ed impegni mi sapete dire, per favore, quali sono stati mantenuti? Grazie!!!

    È vero o no! , E allora di-cià-mo-lo però che anche la vicenda dal lato di chi ha o pensava “di subire” le grandi riforme e leggi varare da governo Renzi e dal governo Gentiloni, e ci spieghino il perché degli attacchi forsennati e continui contro Matteo Renzi: lo sapete il perché! ha toccato troppi interessi ma soprattutto troppi piccoli e grandi privilegi e rendite parassitarie.Voleva cancellare le inutili province… voleva togliere alle regioni competenze mal gestite e che creavano contenzioso con lo Stato… voleva introdurre la meritocrazia e l’efficienza a scuola e nel pubblico… aveva tagliato le ferie e inserita la responsabilita’ civile dei magistrati… messo il tetto di 240.000 € agli stipendi dei funzionari pubblici inclusi i direttori Rai che gliel’hanno fatta pagare con una informazione faziosa in aggiunta a quella ultrafaziosa di Grullo-Mediaset-La7 etc…fatto pagare il canone a 5 milioni di evasori..recuperato 1 miliardo ai Riva evaso ed esportato illegalmente in Svizzera creando panico tra molti, inclusi i proprietari dei media…voluto fortemente la Commissione Banche…subito stoppata perche’ avrebbe evidenziato decenni di PRIVATIZZAZIONE di utili e PUBBLICIZZAZIONE di perdite di tanti “grandi industriali”che sino a Monti sedevano nei CdA delle Banche..dimezzati i permessi sindacali… realizzata la dichiarazione dei redditi precompilata facendo perdere 20 milioni ai CAF…realizzata la fatturazione elettronica che ha fruttato 4 miliardi in piu, etc..E tutti insieme questi “toccati” gliel’hanno fatta pagare col no al referendum costituzionale e confermando che l’Italia e’ un paese pieno di percettori di piccoli e grandi privilegi a cui nessuno vuole rinunciare … pur criticando i privilegi degli altri. Fino a quando non passeranno tutti questi mal di pancia, sarà dura. Ma noi terremo duro, Matteo Renzi terrà duro.

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  • Tutte le bugie e fake news di Luigi Di Maio da quando è al governo

    Tutte le bugie e fake news di Luigi Di Maio da quando è al governo

    Una lista dei tanti proclami, promesse a affermazioni del leader del Movimento 5 Stelle rivelatesi non vere. Dal no all’alleanza con la Lega e al premier “non eletto” fino a condoni e flat tax.

    Io sono del Sud, io sono di Napoli. Faccio parte di quella parte d’Italia cui la Lega diceva ‘Vesuvio lavali col fuoco’. Non ho nessuna intenzione di far parte di un Movimento che si allea con la Lega Nord
    Luigi Di Maio a Porta a Porta (19/01/17)

    Noi non pensiamo ad alleanze con la Lega Nord o altri […] Sono persone inaffidabili con cui non si può avere a che fare
    Luigi Di Maio In un comizio in Sicilia (01/11/17)

    Salvini è un traditore politico. Salvini fa più schifo di Renzi e Berlusconi insieme
    Blog delle Stelle (01/10/17)
    Il primo giugno giura il governo Conte sostenuto da M5S e Lega

    Al primo Consiglio dei ministri dimezziamo stipendi ai deputati e 30 miliardi di sprechi: bastano 20 minuti
    Luigi Di Maio durante un comizio (02/02/18)
    In 22 Consigli dei ministri il taglio degli stipendi dei parlamentari o di 30 miliardi di sprechi non è mai stato affrontato


    La mia posizione è molto semplice: basta premier non votati da nessuno
    Blog delle Stelle (03/04/18)
    Il premier Conte non è stato soggetto ad alcuna operazione di voto individuale

    Con pensione e reddito di cittadinanza che introduciamo con questa legge di Bilancio avremo abolito la povertà
    Luigi Di Maio a Porta a Porta (26/09/18)

    Abbiamo eliminato la povertà per la prima volta nella storia
    Movimento 5 Stelle su Facebook (28/09/18)
    Purtroppo no

    Il Movimento 5 Stelle al governo istituirà un ministero del Turismo che si dedicherà totalmente alle politiche del turismo in Italia
    Luigi Di Maio su Facebook (25/05/17)
    Il ministero del turismo non è stato istituito

    Se l’Unione Europea si ostina ad avere il suo atteggiamento io e tutto il Movimento 5 Stelle non saremo disposti a dare più 20 miliardi di euro all’Unione Europea ogni anno, ce ne prendiamo una parte
    Luigi Di Maio in un’intervista (24/08/18)
    L’Italia versa alla Ue più di quanto riceve, ma il saldo tra entrate e uscite è negativo in media di una cifra 
    tra i 2 e i 4 miliardi

    La flat tax è una bufala ed è incostituzionale: meglio chiamarla flop tax. Scasserebbe i conti dello Stato e applicarla sarebbe una pura follia
    Blog delle Stelle (01/02/18)
    Il 14 maggio 2018 M5S firma un contratto di governo con la Lega che prevede la flat tax

    È previsto l’adeguamento della disciplina dei permessi di soggiorno agli altri paesi europei. Solo in Slovacchia e in Italia c’è quello umanitario ed è per questo che viene abolito
    Luigi Di Maio (25/09/18)
    Sono 25 i Paesi europei a prevedere il permesso di soggiorno umanitario. Tra questi, 21 sono parte dell’Unione Europea (fonte: Pagella Politica)

    Sull’intervento in Afghanistan siamo sempre stati chiari. Per noi quello è un intervento che per la spesa pubblica italiana è insostenibile. Il ritiro è nel nostro programma
    Luigi Di Maio (14/11/17)
    La ministra della difesa trenta nel luglio 2018 Conferma che la missione resterà e parla di una riduzione del contingente da 900 a 700 persone solo “quando e se si trovassero altri alleati” 

    Tagli alle spese militari relativi ad investimenti pluriennali per sistemi d’arma. Con questo taglio si destinano al reddito di cittadinanza le risorse prima destinate all’acquisto degli F35
    Luigi Di Maio su Facebook (21/04/15)
    La ministra della difesa Trenta in un’intervista a luglio conferma che l’Italia resta nel programma F35, E aggiunge l’obiettivo di arrivare al 2 per cento di pil in spese militari. oggi spendiamo l’1,4 per cento del pil 

    Il Movimento non è disponibile a votare nessun condono. Quindi se noi stiamo parlando di pace fiscale, di saldo e stralcio, quello che avevamo anche noi nel programma, siamo d’accordo. Se invece parliamo di condoni non siamo assolutamente d’accordo
    Luigi Di Maio (18/09/18)
    Il condono fiscale consente di definire in modo agevolato i rapporti tributari, mediante la corresponsione di una somma di denaro inferiore al quantum a titolo di tassazione ordinaria, con contestuale abbandono della pretesa sanzionatoria” (fonte: Treccani)

    L’Italia ha importato dalla Romania il 40 percento dei loro criminali. Mentre la Romania sta importando dall’Italia le nostre imprese e i nostri capitali. Che affare questa UE!
    Luigi Di Maio su Facebook (12/04/17)
    Bufala del tutto campata in aria nata da uninterpetazine errata di una veccha dichiarazione del procuratore di Messina (Fonte: Pagella Politica)

    Diverse migliaia di poliziotti risultano positivi al test di Mantoux sulla tubercolosi, un regalino del Ministero dell’Interno che li mandava a soccorrere gli immigrati senza dotazioni di sicurezza
    Luigi Di Maio su Facebook (17/09/14)
    Bufala: si trattava di poche decine di agenti. Le analisi mostrarono che nessuno aveva contratto la malattia (Fonte: Pagella Politica)

    Fateci fare il governo e lo spread scenderà
    Luigi Di Maio durante un comizio (29/05/18)
    A ottobre, dopo 4 mesi di governo, lo spread supera i 300 punti

    Lo spread è colpa di Forza Italia, Pd e dei loro giornali che fanno terrorismo mediatico
    Luigi Di Maio alla stampa (29/09/18)

    Abbiamo trovato i 17 miliardi (cioè il 2 per cento della spesa pubblica) che servono a restituire dignità e garantire 780 euro al mese a 10 milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà
    Luigi Di Maio su Facebook (09/07/16)

    I punti salienti del nostro programma, Reddito di cittadinanza incluso, valgono a regime una spesa annua intorno ai 75 miliardi (con coperture di 70 miliardi). Il Movimento 5 Stelle può arrivare a coprirli senza dover fare i salti mortali. Anzi
    Programma M5S sul Blog delle Stelle (01/18)
    Banca d’italia, Corte dei conti, Commissione Ue e ufficio di bilancio del parlamento esprimono pesanti critiche per la mancanza di coperture della nota di aggirnamento al Def

    Tav opera inutile e vergognosa
    Luigi Di Maio su Facebook (20/12/16)

    La tav è una montagna di merda, La Tav è un’opera inutile, anche un imbecille, se informato, lo capirebbe
    Beppe Grillo sul Blog (2012)

    Ora e sempre NOTav, continuiamo e continueremo per sempre a dire NO al Tav. E saremo sempre al fianco dei cittadini della Valsusa!
    Blog delle Stelle (1/12/16)
    Il nostro obiettivo sarà quello di migliore la Tav. Non vogliamo fare nessun tipo di danno economico all’Italia ma vogliamo migliorare un’opera che è nata molto male” dichiara il ministro 5 Stelle alle infrastrutture Danilo Toninelli il 23 luglio

    Con Il M5S al governo bloccheremo il Tap in due settimane
    Alessandro Di Battista (2/4/2017)
    “Abbiamo le mani legate, lo stop avrebbe un costo troppo alto”dichiara il Ministro per il Sud del M5S Barbara Lezzi il 16 ottobre

  • Cose fatte dal PD in questi 5 anni

    Cose fatte dal PD in questi 5 anni

    1. Cinque anni fa una coppia di persone dello stesso sesso non aveva alcun diritto. Oggi ci sono le unioni civili”.
      • Legge 76/2016 Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso: “La presente legge istituisce l’unione civile tra persone dello stesso sesso”;
    2. Cinque anni fa le volontà di un malato sul proprio fine vita non avevano alcun valore. Oggi c’è il biotestamento”.
      • Legge 219/2017 Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento: “La presente legge […] stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata”;
    3. Cinque anni fa si pagava l’IMU sulla prima casa. Oggi la pagano solo i proprietari di case di lusso”.
      • Dal 2014 sono esenti dall’IMU le abitazioni principali delle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7. Tramite questo link è possibile consultare tutta la normativa di riferimento;
    4. Cinque anni fa i genitori di persone con disabilità non avevano alcuna certezza per il futuro dei loro figli. Oggi c’è la legge sul “Dopo di noi“.
      • Legge 112/2016 Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilita’ grave prive del sostegno familiare: “La presente legge […] è volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilita;
    5. Cinque anni fa non esistevano misure universali contro la povertà. Oggi c’è il Reddito d’Inclusione”.
      • Decreto Legislativo 147/2017 Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà: “A decorrere dal 1° gennaio 2018, è istituito il Reddito di inclusione, di seguito denominato «ReI», quale misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale”. Il beneficio può arrivare al massimo a 187,5 euro per una persona sola e fino a 485 euro per un nucleo di 5 o più persone, qui potete trovare maggiori informazioni.
    6. Cinque anni fa i reati ambientali non erano punibili. Oggi c’è la legge sugli ecoreati”.
      • Legge 68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente;
    7. Cinque anni fa tonnellate di cibo in eccesso venivano sprecate. Oggi, con la legge sullo spreco alimentare, è più semplice destinarle a fini di solidarietà sociale
    8. Cinque anni fa non c’era l’Autorità nazionale anticorruzione. Oggi c’è”.Legge 114/2014 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari. Tramite la pagina di Wikipedia è possibile trovare ulteriori informazioni sull’Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC).
    9. Cinque anni fa non c’era il codice antimafia. Oggi c’è”.Legge 161/2017 Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Qui è possibile trovare ulteriori informazioni;
    10. Cinque anni fa non c’era il reato di omicidio stradale. Oggi c’è”.Legge 41/2016 Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali;
    11. Cinque anni fa dieci milioni di dipendenti sotto i 1.500 euro non ricevevano alcun aiuto. Oggi ricevono 80 euro al mese in più”.Decreto-Legge 66/2014 Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale;
    12. Cinque anni fa datori di lavoro disonesti potevano far firmare alle loro dipendenti un documento per poterle “dimissionare” in caso di gravidanza. Oggi le “dimissioni in bianco” sono impossibili”Decreto 15 dicembre 2015 Modalità di comunicazione delle dimissioni e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Qui è possibile trovare ulteriori informazioni;
    13. Cinque anni fa il PIL era a -2,4. Oggi è +1,6”.Il PIL ha raggiunto, nel terzo trimestre del 2017, il valore più elevato dal 2011 come riportato da “Il Sole 24 Ore”;
    14. Cinque anni fa gli occupati in Italia erano 22 milioni. Oggi sono 23 milioni. Un milione di posti di lavoro in più (la metà a tempo indeterminato)”.Il corriere titola un articolo del 9 gennaio 2018 “Mai così tanti al lavoro dal 1977”, qui tutti i dati.
    15. Cinque anni fa non c’era la legge sulla ciclabilità. Oggi c’è”.Legge 2/2018 Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica: “La presente legge persegue l’obiettivo di promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto”;
    16. Cinque anni fa i miliardi recuperati dall’evasione fiscale erano 12. Oggi sono 20”.Nel 2017 c’è stato il record di recupero dell’evasione fiscale, oltre 20 miliardi di euro, come riportato da “Il Sole 24 Ore”;
    17. Cinque anni fa 100mila docenti erano precari. Oggi sono di ruolo”.102.734 assunzioni a tempo indeterminato per il 2015/2016 articolato in 4 fasi (zero, A, B, C)
      32.419 assunzioni a tempo indeterminato per il 2016/2017;
      51.773 assunzioni a tempo indeterminato per il 2017/2018.
    18. Cinque anni fa per ottenere il divorzio bisognava aspettare tempi lunghissimi. Oggi c’è il divorzio breve”.Legge 55/2015 Disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché’ di comunione tra i coniugi.
    19. Cinque anni fa nessuno credeva che i lavori per la Salerno-Reggio Calabria sarebbero terminati. Oggi sono terminati”.Terminati i lavori della Salerno-Reggio Calabria, qui è possibile trovare ulteriori informazioni;
    20. Cinque anni fa punire il caporalato era complicato. Oggi c’è una legge apposita”.Legge 199/2016 Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.
    21. “Cinque anni fa non c’era il processo civile telematico. Oggi c’è”.In questo articolo de “Il Sole 24 Ore” è possibile trovare le informazioni e le normative del processo telematico;
    22. Cinque anni fa non c’era la riforma del Terzo settore. Oggi c’è”.Legge 117/2017 Codice del Terzo settore;
    23. Cinque anni fa non c’era il bonus cultura per i 18enni. Adesso c’è”.18App, il bonus cultura per i diciottenni;
    24. Cinque anni fa i docenti non ricevevano alcun sostegno per la loro formazione. Oggi hanno una card da 500 euro”.Decreto del presidente del consiglio dei ministri 28 novembre 2016 Disciplina delle modalità di assegnazione e utilizzo della Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado: “Il presente decreto disciplina le modalità di assegnazione e di utilizzo della «Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado»”;
    25. Cinque anni fa non c’era la responsabilità civile dei magistrati. Oggi c’è”.Legge 18/2015 Disciplina della responsabilità civile dei magistrati: “La presente legge introduce disposizioni volte a modificare le norme di cui alla legge 13 aprile 1988, n. 117, al fine di rendere effettiva la disciplina che regola la responsabilità civile dello Stato e dei magistrati”;
    26. Cinque anni fa non c’era il bonus bebè. Oggi c’è”.Decreto del presidente del consiglio dei ministri 27 febbraio 2015 Disposizioni necessarie per l’attuazione dell’articolo 1, comma 125, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante: «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)», che prevede un assegno al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno;
    27. Cinque anni fa non c’era la dichiarazione dei redditi precompilata. Oggi c’è”.Decreto legislativo 175/2014 Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata;
    28. Cinque anni fa non c’era il cumulo gratuito delle pensioni. Oggi c’è”.Qui un articolo de “Il Sole 24 Ore” in cui spiega come si potrà accedere;
    29. Cinque anni fa i furbetti del cartellino proliferavano nella totale impunità. Oggi per legge rischiano il licenziamento immediato”.Lege 124/2015 Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche;
    30. Cinque anni fa chi investiva in cultura non aveva alcuna agevolazione. Oggi c’è l’Art Bonus”.Decreto legge 83/2014 Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo: “ART-BONUS-Credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura”;
    31. Cinque anni fa non c’erano giorni gratuiti per l’ingresso nei musei. Oggi si entra gratis ogni prima domenica del mese”.Decreto 94/2014 Regolamento recante modifiche al decreto 11 dicembre 1997, n. 507, concernente «Norme per l’istituzione del biglietto di ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali dello Stato»: “La prima domenica di ogni mese è in ogni caso libero l’accesso a tutti gli istituti ed ai luoghi della cultura di cui all’articolo 1, comma 1, ivi inclusi, in assenza di un percorso espositivo separato e di un biglietto distinto, gli spazi in cui sono allestite mostre o esposizioni temporanee”;
    32. Cinque anni fa non c’era un piano nazionale per la Banda ultra larga. Oggi c’è”.Piano nazionale Banda ultra larga;
    33. Cinque anni fa l’imposta sul reddito delle società (IRES) era al 27.5%, ora è al 24%”.Qui un articolo de “Il Sole 24 Ore” che tratta della riduzione Ires al 24%.
  • Perché Renzi è di sinistra e Bersani, Cuperlo e Speranza sono di destra

    Perché Renzi è di sinistra e Bersani, Cuperlo e Speranza sono di destra

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    Alla luce della storia della sinistra negli ultimi 25 anni, perché Renzi è sicuramente più a sinistra di Bersani e compagnia. Le iniziative ed i provvedimenti del governo che dimostrano il suo essere il governo più modernamente di sinistra della storia repubblicana.

    Nella vulgata politica quotidiana lo sport più diffuso è dipingere Renzi il suo PD ed il suo governo come una espressione politica di destra.

    Si passa agli urlatori raffinati che addirittura paragonano Renzi a Orban o ad Erdogan a quelli che urlano meno ed usano argomenti più sottili ma alla fine paragonano Renzi alla Tatcher ed alla stregua dei peggiori leaders neoliberisti.

    Quelli della minoranza dem invece dicono solo che sarebbe ora che il PD ed il governo facessero cose di sinistra e quindi facendo intendere che finora non le ha fatte.

    Ai primi c’è poco da controbattere. E’ la solita accozzaglia gruppettara che storicamente si forma a sinistra del Partito più forte e che urla al tradimento (cominciarono contro Togliatti parlando di Resistenza tradita) e di spostamenti a destra.

    Sono stati sconfitti dalla storia ed oggi ricicliamo approfittando di un momento di confusione politico-culturale molto forte dettata dai tempi che producono rapidi mutamenti.

    Mi voglio invece soffermare a rispondere ai rappresentanti della minoranza dem che si sono immeritatamente autoproclamati l’unica sinistra dentro il PD.

    La storia degli ultimi anni dimostra inequivocabilmente che la sinistra che ha fatto la destra è stata quella della ditta, dei Bersani e dei D’Alema padrini dei Cuperlo, degli Speranza, dei Gotor e corifei vari.

    Sono stati loro per anni ad essere subalterni al neoliberismo europeo, ad accettare la folle linea della austerità voluta dai tedeschi, a reagire alla grande crisi scoppiata nel 2008 accettando il mantra dei soli equilibri di bilancio (contrariamente a quanto fatto dai Democratici americani).

    E sono stati loro per anni, in tema di diritti civili, ad essere subalterni alla gerarchia cattolica e a non essere capaci di uno scatto autonomo della Politica se non con quel pasticcio indigeribile che erano i DICO o i PACS.

    Ed è stato Pierluigi Bersani da segretario non rimpianto del PD che ci portò alla grande coalizione con Berlusconi senza una linea autonoma e forte accettando misure sbagliate come il pareggio di bilancio in Costituzione o le leggi Fornero.

    Accettandole e facendole votare ai gruppi Parlamentari senza discussione alcuna e senza alcun passaggio negli organismi democratici di direzione nazionale (e queste decisioni furono prese in quegli organismi informali chiamaticaminetti e composti dai soliti big autoproclamatosi tali).

    E questo fino a quando gli elettori del centrosinistra, che probabilmente ne avevano piene le palle, li hanno spazzati via facendo vincere Matteo Renzi, un giovane provinciale di Rignano a Firenze, con oltre il 67% dei voti.

    E questo giovanotto fiorentino un po’ sbruffone e con la faccia tosta, insieme a molti altri giovani trenta/quarantenni,ha fatto più cose di sinistra di quante ne abbiano fatte quelli che erano gli eredi del vecchio PCI.

    Avrà sicuramente in questi due anni fatto degli errori ma dal punto di vista ideale e dal punto di vista pratico la cifra del suo governo è sicuramente una cifra che a me, uomo di sinistra e con una storia personale definita, convince e mi fa essere un sostenitore di Renzi e del suo governo.

    Innanzitutto essere di sinistra, progressisti e democratici vuol dire contrastare in Europa la linea della austerità ordoliberista finora egemone e significa avere il coraggio, sempre in Europa, di battersi per una linea di accoglienza e di solidarietà verso il dramma epocale dei profughi che scappano sempre più dalle sofferenze provocate dalle troppe guerre ai nostri confini meridionali.

    E contrariamente a Bersani ed alla vecchia ditta, Matteo Renzi su entrambe queste questioni ha avuto una linea chiara e netta non tirandosi indietro dal fare polemiche anche aspre con la politica e la tecnocrazia europea (dovendosi sorbire anche i rimproveri della minoranza dem che lo ha perfino accusato di alzare troppo i toni contro una Europa senza più anima, roba da matti!).

    Il PD con la sua vittoria del 2014 e la sua forza dentro il Parlamento europeo è stato certamente una garanzia ed una copertura politica che ha permesso a Mario Draghi maggiore autonomia dalla Banca centrale tedesca rispetto al periodo di Barroso in cui i conservatori dominavano in Parlamento ed in Commissione.

    Ed in Europa la battaglia per l’allentamento selettivo dei vincoli del fiscal compact e per una politica economica che rilanci la crescita e gli investimenti è stata fatta da Renzi e Padoan fino in fondo ottenendo i primi risultati e trascinando su questa posizione un PSE fino ad allora balbettante ed incerto (subalterno anch’esso alla egemonia culturale liberista).

    E senza questa battaglia, che non è certo finita, le trappole sull’IVA disseminate dai governo Monti e Letta (sotto dettatura di Barroso e della Troika) avrebbero comportato un salasso nelle tasche degli italiani di oltre 30 miliardi (la maggiore flessibilità ottenuta in gran parte è servita infatti per evitare l’aumento dell’IVA del 2% e adesso si tratta di disinnescare il 2017).

    E’ o non è questa una battaglia di sinistra che ci deve rendere tutti orgogliosi di appartenere a questo Partito?

    E non deve renderci orgogliosi anche il fatto di far parte di un Partito che, sfidando l’opinione comune aizzata dai razzismi e dai populismi di vario genere, tiene la barra ferma sui temi dei profughi non rinunciando a salvare vite umane e spingendo in Europa affinché tutti facciano la loro parte e presentando un “Migration act” apprezzato da moltissimi ma che stenta a decollare per le solite timidezze ed incrostazioni burocratiche tipiche di questa UE.

    E dove erano i sinistri Bersani e Cuperlo quando le destre razziste protestavano perché Renzi spendeva soldi pubblici per estrarre dal mare i corpi di 700 profughi al largo della Sicilia in modo di dare loro dignitosa sepoltura?

    E’ o non è tutto ciò conforme a quelli che sono stati gli ideali che quelli della mia generazione hanno coltivato quando erano giovani? Sono o non sono posizioni politiche fortemente progressiste, nette chiare, senza tentennamenti (altro che il partito del “pochino” di bersaniana memoria, ricordate il pietire, mentre Monti ci prendeva a schiaffoni, “un pochino in più di lavoro, un pochino in più di eguaglianza”?).

    Basterebbe questo per definire Renzi e l’attuale PD un Partito di sinistra (una sinistra contemporanea di un epoca completamente diversa da quarant’anni fa).

    Ma poi ci sono tante scelte concrete di governo.

    Inoppugnabilmente di sinistra e che fanno parte di una scelta strategica chiara.

    Porto ad esempio simbolico due provvedimenti legislativi che nessun governo di centrosinistra del passato era riuscito a far approvare.

    Parlo della legge sulle Unioni civili che Renzi ha fortemente voluto e che ha difeso rispetto alle proteste della gerarchia cattolica, lui cattolico e scout, dicendo una cosa che mai nessun esponente della vecchia sinistra si sarebbe permesso di dire e cioè che un Presidente del Consiglio ha giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo.

    E parlo della legge che combatte il caporalato, nuova forma di schiavismo, approvata di recente dal Senato e che mai era stata considerata come prioritaria da quelli che oggi chiedono a Renzi di essere più di sinistra.

    Ma in questi due anni altre leggi sono state approvate e sono leggi che solo una forza di sinistra poteva approvare come ad esempio: l’estensione della Cassa integrazione alle imprese sotto i 15 dipendenti e l’approvazione di uno Statuto dei lavoratori autonomi con un occhio particolare al mondo delle Partita IVA cui vengono riconosciuti per la prima volta diritti esigibili, o la decontribuzione volta a far costare di meno il lavoro a tempo indeterminato, o la leggeper il contrasto alla povertà con una serie di misure a sostegno di chi, per vari motivi, si trova oggi in difficoltà e soprattutto per le famiglie con minori, o la legge sul “dopo di noi” per assicurare un futuro alle persone con disabilità aumentando contemporaneamente il budget del fondo per la non autosufficienza.

    Ed è di sinistra, con un occhio attento al lavoro, l’impegno pancia a terra, con una task force di altissimo livello, per risolvere le tante crisi aziendali conseguendo risultati importantissimi

    Trascuro tantissimi provvedimenti (quelli contro la corruzione li troverete in questo articolo:Il governo Renzi sarà ricordato come il governo che ha fatto di più contro la corruzione) ma io ritengo di sinistra anche i due provvedimenti più discussi e contestati dalla minoranza dem e cioè il jobs act e la buona scuola.

    Solo a chi aveva del mercato del lavoro prima del jobs act una visione idilliaca dove tutti indifferentemente godevano dei diritti previsti dallo Statuto possono considerare questa legge sul mercato del lavoro una legge che comprime i diritti.

    Erano decenni invece che sul mercato del lavoro italiano trionfava la precarietà selvaggia ed i contratti a tempo indeterminato non venivano più stipulati.

    E’ evidente, lo so io come lo sa Renzi, che non basta una legge di regolazione del mercato del lavoro per recuperare tutti quei posti di lavoro che la crisi globale dal 2008 in poi ha bruciato e per fare questo serve certamente che la battaglia in Europa del governo italiano contro l’austerità e per la crescita vinca e si affermi come nuovo pensiero dominante. E se non avverrà ogni sforzo sarà vano.

    Ma è un dato che in Italia sono aumentati i contratti a tempo indeterminato, quasi 600.000 in più, ed è la prima volta che avviene da tanti anni e significa non meno diritti ma diritti in più (ad accendere un mutuo, ai contributi pensionistici, alle ferie, alla malattia, alla maternità o paternità) per centinaia di migliaia di persone in carne ed ossa.

    Poco? Certo che è ancora poco ma non siamo più con il segno meno.

    Sulla buona scuola è possibile che qualche errore sia stato fatto (anche se io credo fortemente che le reazioni incomprensibili di parte della classe insegnante sia dovuta essenzialmente ad un corporativismo egoistico e ad un non volersi mai mettere in discussione sentendosi gli unici detentori del sapere).

    Ma non c’è dubbio che dopo i tagli selvaggi della Gelmini ed i non interventi riparatori dei governi di centrosinistra con il governo Renzi è la prima volta che c’è una forte espansione della spesa per la scuola pubblica.

    Si può certo discutere di alcuni punti della riforma ma l’assunzione, in meno di due anni, di 180.000 insegnati a tempo indeterminato, l’assunzione di 10.000 ATA, gli addetti alle segreterie scolastiche, l’aumento dei fondi per la formazione degli insegnanti, quelli per l’edilizia scolastica, sono misure rivoluzionarie che invertono drasticamente un trend che tendeva ad impoverire la scuola pubblica. Ed una sinistra seria fa questo.

    Si può fare di più? Si può sempre fare di più!!!!

    Non può chiederlo però quella classe dirigente della ditta che negli ultimi 25 anni, oltre a regalarci l’egemonia berlusconiana, non è riuscita a fare granché quando è stata al governo (il risanamento dei conti di cui spesso ci vantiamo è stata certo una cosa positiva ma solo con il risanamento dei conti e senza riforme siamo stati dentro un orizzonte subalterno al pensiero dominante).

    E non si può pretendere che in due anni un governo che vive sui rapporti di forza parlamentari, soprattutto al Senato, scaturiti dalla sconfitta bersaniana, non si può pretendere che faccia tutto quello che la vecchia sinistra non è riuscita a fare in 25 anni e più.

    La minoranza dem la smettesse di giocare di rimessa con l’unico obiettivo di reimpossessarsi della stanza dei bottoni. Sono, senza offesa e in termini tecnici e scientifici, dei parassiti. Perché i parassiti sono quegli organismi che vivono bene e crescono dentro un organismo più grande. Fuori da quell’organismo muoiono e finiscono il loro ciclo di vita.

    Non riescono neanche ad essere delle mosche cocchiere, quelle mosche cioè attaccate alla criniera del cavalo e che si illudono di essere loro a guidare la corsa. Non ci riescono perché per farlo dovrebbero riconoscere che Renzi ha fatto molte cose di sinistra ed a loro questo fa fatica riconoscerlo perché lo vogliono solamente annientare. Problemi loro.

    Che Renzi riesca o non riesca nella sua impresa l’unica cosa certa però è che per questa gente non ci sarà più spazio. Loro lo sanno ma si comportano come Sansone che disse la famosa frase “muoia Sansone con tutti i filistei” trascinando nella sua morte anche i suoi nemici.

    Post scriptum:

    Qualcuno a questo punto potrebbe dire: “e il combinato disposto Italicum-Riforma Costituzionale non è di destra?”

    Ed allora io, esausto, gli rispondo con le parole di un uomo di sinistra, il sociologo Franco Cassano, non sospettabile certo di renzismo che in una intervista ha risposto in questa maniera a chi gli rimproverava di aver votato la fiducia all’Italicum:

    C’è una ragione per me ancora più rilevante che nasce dalla convinzione che i mutamenti dello scenario internazionale nell’epoca della globalizzazione impongano un passaggio nella direzione suggerita dall’Italicum.

    Tutti i maggiori studiosi, in prima fila quelli più radicali e di sinistra, sottolineano come oggi lo Stato nazionale e quindi la sede privilegiata delle decisioni politiche si sia drasticamente indebolito e sia stato scavalcato continuamente dal prepotere del capitale finanziario, dei grandi interessi transnazionali dalle multinazionali fino alla burocrazia di Bruxelles.

    In un quadro come questo una politica debole, paralizzata da mille spinte centrifughe e dalla rincorsa a continue mediazioni, incapace di decidere, lascia spazi immensi all’iniziativa di soggetti, come quelli che ricordavo, che non rispondono a nessun mandato democratico. Pertanto ogni passo che va nella direzione di aumentare la capacità di decisione politica del sistema non è un attacco alla democrazia, ma esattamente l’opposto, lo strumento per far entrare nel mondo dei decisori globali anche le decisioni prese dallo StatoE devo dire che trovo strano che la sinistra del Pd, anche dimenticando una parte della propria storia, non sembri sensibile a questo argomento, che per me è cruciale, e abbia deciso di andare ad uno scontro quando aveva ottenuto notevoli miglioramenti del provvedimento”.

  • Intervento Carlo Calenda in confindustria

    Intervento Carlo Calenda in confindustria

    https://www.facebook.com/ccalenda/videos/201847557163637/
  • Cosa lasciano i governi di Renzi e Gentiloni

    Cosa lasciano i governi di Renzi e Gentiloni

    Viviamo nel pantano di tanta politica inconcludente, dove anche i nani riescono a stiracchiare la propria ombra. Buona parte del popolo si accontenta di percepire ciò che accade intorno a sé solo attraverso i pori della pelle e non attraverso la razionalità. La politica fa di tutto per intricare la realtà dei fatti e il popolo si sente appagato rimanendo nella superficie di ciò che gli viene propinato da taluni sparvieri della stampa, da politici manipolatori, da variopinti falsari della rete.

    A pochi interessa conoscere esattamente lo stato delle cose, approfondirlo, valutarlo e giudicarlo serenamente e poi scegliere cosa gli è conveniente. Manipolazione e disincanto viaggiano appaiati. Si scelgono bersagli, Renzi in primo luogo, e su questa scelta si dimensionano strategie di attacco. Nessuno valuta obiettivamente i risultati conseguiti dai governi Renzi – Gentiloni. E tanto meno ci si preoccupa di confrontarli con i disastri dei governi Berlusconi e Monti, soprattutto se i risultati del centro sinistra sono positivi e documentati da enti terzi come l’Istat e l’Ocse.

    E questi sono i provvedimenti verità del centro sinistra:

    Dirittiunioni civili; divorzio breve; dopo di noi; rilancio del fondo per la non autosufficienza e politiche sociali.

    Lavoro:Jobs act (-58% di cassa integrazione, disoccupazione nel 2013 all’11,1% e nel 2017 scende al 10,2%); riordino degli ammortizzatori sociali; dimissioni in bianco (tutela della donna); stabilizzazione dei precari nella Pubblica Amministrazione; tutele per i lavoratori autonomi; sostegno alla genitorialità; riduzione tasse e ridistribuzione del reddito (960 euro l’anno per 11 milioni di lavoratori); incentivi all’occupazione dei giovani; Ape Social (diritto alla pensione anticipata).

    Meno tasse più crescita: via le tasse sulla prima casa; riduzione dell’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) e dell’Ires; azzeramento dell’Irpef agricola; esenzione totale dei contributi per agricoltori under 40 che avviano un’impresa agricola e azzeramento dei costi della garanzia bancaria; riforma Banche popolari e Banche di Credito Cooperativo; sblocca Italia (3,8 miliardi di cantieri sbloccati); nuovo codice degli appalti; Industria 4.0 (piano per facilitare la quarta rivoluzione industrial); auto riciclaggio (adeguamento normativa interna sulla corruzione; abolizione Equitalia.

    Ambiente: Ratifica accordo di Parigi sul clima, già in vigore; Eco reati (tutela legale del territorio, ambiente e salute); Eco bonus (risparmio energetico).

    Sociale: riforma terzo settore e servizio civile; nuova legge sulla cooperazione internazionale allo sviluppo; politiche a sostegno della natalità (bonus asilo nido, congedi obbligatori, fondo natalità, bonus mamma, buoni baby sitting), spreco alimentare (evitare macero di 5,6 milioni di tonnellate di alimenti; continuità affettiva del minore con la famiglia affidataria; legge sull’autismo; immigrazione, rifugiati e protezione internazionale (sezioni specializzate, velocizzazione delle procedura, svolgimento di attività di utilità sociale, centri di permanenza per i rimpatri, potenziamento degli organici concordati con il CSM, vaccini, bando periferie per la riqualificazione urbana, sport – fondo sport e periferie).

    Giustizia: processo civile telematico, reato di depistaggio (soprattutto per le stragi), chiusura ospedali psichiatrici, sovraffollamento carcerario, tribunale delle imprese, responsabilità civile dei magistrati.

    Sicurezza e legalità: Introduzione dell’omicidio stradale, fondo di garanzia per le vittime della strada, scambio elettorale politico-mafioso (scambio tra promessa di voto con altre utilità), falso in bilancio (cancellato da Berlusconi nel 2002), anticorruzione (poteri affidati all’ANAC) che ha consentito di ridurre di 250 mila unità i reati dal 2010, legge contro il caporalato che ha permesso il sequestro di 7.591 aziende in cinque anni.

    Cultura: Direttori musei (riforma del sistema museale), Art bonus (collaborazione pubblico-privato nel settore culturale), riforma cinema e audiovisivo, editoria (pluralismo editoriale e sostegno alla stampa locale e ad enti no profit), 18app (bonus di 500 euro agli studenti per aiutare la loro formazione), turismo sostenibile.

    Riforma Scuola: (investimenti in nuovi edifici e ristrutturazione dei vecchi, 115.800 i precari stabilizzati, 52.000 i nuovi insegnanti assunti, alternanza scuola lavoro, contratti di apprendistato, 500 euro annui per aggiornamento e formazione del singolo docente.

    Riforma Pubblica Amministrazione e applicazione, in dirittura di arrivo, del contratto per 3.200.000 pubblici dipendenti. Fonte, On. Lia Quartapelle.

    Alla luce della lettura di questi provvedimenti, ciascuno di noi potrà misurare obiettivamente, senza pregiudizi e con senso di responsabilità, bagaglio civile di qualsiasi persona, se tutto ciò sia di giovamento o meno alla nostra comunità. Per fare di più c’è filo per tutti. Ciascuno tessa la propria tela con il rispetto che merita la dignità di chiunque lo faccia in buona fede.

  • Complottisti, signoraggisti e nostalgici della Lira: ecco i sottosegretari del governo Conte

    Complottisti, signoraggisti e nostalgici della Lira: ecco i sottosegretari del governo Conte

    C’è Sibilia che non crede allo sbarco sulla luna, Bitonci che parla di “negritudine” e decine di altre assurdità. Abbiamo raccolto le più incredibili dichiarazioni dei 45 politici nominati nel “governo del Cambiamento”

    Complottisti, signoraggisti e nostalgici della Lira: ecco i sottosegretari del governo Conte
    Manlio Di Stefano e Carlo Sibilia

    Nostalgici della Lira. Signoraggisti poco avvezzi alla lettura di qualsivoglia testo macroeconomico. Complottisti di vecchia data, della serie “mai stati sulla Luna” e “dietro alle stragi di Stato c’è il gruppo Bilderberg!”. Statisti capaci di giustificare una delle pagine più vergognose nella storia del Parlamento italiano, l’accostamento orango-Kyenge. Bene, la squadra di governo è completa: con la nomina di 45 tra sottosegretari e viceministri l’esecutivo Conte ha finalmente gli strumenti per mettersi all’opera. Noi nel frattempo possiamo farci un’idea di quello che ci aspetta attraverso le peggiori dichiarazioni dei membri che lo compongono.

    PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

    Senatore Vincenzo SANTANGELO, M5s

    Forza Etna
    “Con un po’ di impegno l’Etna risolverebbe tanti problemi” (Tweet poi cancellato, 4 dicembre 2015).

    Sta festa della Liberazione…
    “Oggi, 25 aprile, settantesimo anniversario della Liberazione, come ogni anno vedremo sfilare cortei di ex partigiani e bandiere tricolori in presenza di autorità istituzionali e di tanti bei discorsi! Mi chiedo, oggi, a settant’anni di distanza, questa ricorrenza ha ancora un significato che va oltre la vuota retorica e l’ostentazione di vessilli e bandiere?” (Facebook, 25 aprile 2015).

    Postando l’immagine di un cielo pieno di scie (chimiche?).
    “Sicilia, cosa vi fa pensare questo cielo?” (Facebook, 18 aprile 2015).

    Prof. Luciano Barra CARACCIOLO (Affari Europei)

    La nuova Norimberga.
    “‘Bisogna fare le riforme’ diverrà una frase come ‘il lavoro rende liberi’ quando sarà il momento della nuova Norimberga” (Twitter, 27 marzo 2014).

    Onorevole Mattia FANTINATI, M5s(Pubblica Amministrazione)

    Mica a caviale e champagne.
    “Dal sito Tirendiconto.it risulta che lei ha speso in vitto, ovvero in pranzi e cene, 46.391 euro. “Guardi, la voce vitto è una voce tecnica. All’interno della quale sono state inserite altre spese. Le ripeto, non ho pasteggiato a caviale e champagne. Ho solo inserito all’interno del vitto altre cose… Ma sono davvero questi i problemi degli italiani?”” (Corriere della Sera, 14 febbraio 2018).

    Vito Crimi, sottosegretario alla...
    Vito Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria

    Senatore Vito Claudio CRIMI, M5s (Editoria)

    I giornalisti gli stanno sul cazzo.
    “I giornalisti e le tv li sto rifiutando tutti perché mi stanno veramente sul cazzo, cercano solo il gossip”, “Non facciamo un cazzo, passiamo un mese e mezzo a scegliere nomi” e poi “Zero rispetto a chi finora ha frequentato le istituzioni”. È sempre Crimi che parla, intervistato da RadioLuiss per La Zanzara su Radio 24. “Noi finora non abbiamo fatto un cazzo, abbiamo solo votato per scegliere cariche. Passiamo un mese e mezzo senza fare un cazzo con uno stipendio che è quello che è” (Repubblica.it, 21 marzo 2013).

    Il presidente Napolitano non si è addormentato.
    “Napolitano è stato attento, non si è addormentato. Beppe è stato capace di tenerlo abbastanza sveglio” (Sul colloquio tra il presidente della Repubblica e la delegazione del Movimento al Quirinale, 21 marzo 2013).

    Siamo nuovi.
    “Crimi assente in Giunta: “È stata una giornata intensa, mi sono perso, è la prima volta che venivo qui… non trovavo il palazzo”” (Corriere.it, 6 giugno 2013).

    Pasta vs. merda.
    “Italiani popolo strano. Dopo aver ingoiato merda per decenni sono capaci di dire no ad un buon piatto di pasta solo perché non è ben cotta” (Facebook, 6 settembre 2013).

    Commentando il manifesto elettorale del Pdl “Silvio non mollare”.
    “Ma vista l’età, il progressivo prolasso delle pareti intestinali e l’ormai molto probabile ipertrofia prostatica, il cartello di cui sopra con “Non mollare” non è che intende “Non rilasciare peti e controlla l’incontinenza (cit. Paola Zanolli)” (Facebook, 4 ottobre 2013).

    Il “complotto” dei piedi sporchi.
    “LEGGETE, PRIMA DI RIDERE. Un amico che risiede a Ghedi, in provincia di Brescia, ci ha inviato questa lettera. Vi invito a leggerla. ‘Ciao a tutti, molti di voi rideranno guardando l’immagine allegata (i piedi sporchi del figlioletto, ndr). Penserete forse che il caldo di questi giorni mi abbia dato alla testa o che si tratti semplicemente di uno scherzo di cattivo gusto. Purtroppo la realtà supera spesso la fantasia e in questo caso la realtà potrebbe essere più grave di quello che si pensi. (…) Ma veniamo ai fatti. Dopo le vacanze al mare siamo ritornati a casa a Ghedi. Premetto che prima di andare via la casa era in perfetto ordine. Come è normale tutti gli scuri erano chiusi ma dietro qualcuno di essi qualche porta è rimasta socchiusa per favorire un minimo di ricambio dell’aria di casa. Ebbene dopo due settimane ecco quello che si è depositato sul pavimento di casa e raccolto dai piedini di mio figlio. Quello che mi spaventa è che non si tratta della normale polvere. È una polvere nera e sottile, più fine della fuliggine. Sembrano i piedi di uno spazzacamino. Peccato che questa volta le polveri sono contenute nell’aria che respiriamo e che finisce nei nostri polmoni.
    C’è da dire che non viviamo nei pressi di una fabbrica o di una fonderia per cui credo che sia effettivamente quello che circola nell’aria. E questo fa paura (…)’” (Facebook, 28 luglio 2015).

    Oggi alleati di governo.
    “Umberto Bossi e il figlio Renzo condannati per aver abusato dei fondi della Lega Nord. Da “Roma ladrona” a #LegaLadrona. #VotateliAncora” (Twitter, 11 luglio 2017).

    INTERNO

    Carlo Sibilia
    Carlo Sibilia

    Onorevole Carlo SIBILIA, M5s 

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    Carlo Sibilia

    Il meglio del peggio del Carlo Sibilia pensiero

    Confonde la partenza e l’arrivo dell’impresa dei Mille e ha “riscritto” a suo modo alcuni importanti fatti di cronaca, le basi della macroeconomia, e parti considerevoli della storia dell’umanità. Ecco una summa del pensiero del responsabile Scuola e università del M5S

    Sbarco sulla luna? Quando mai.
    “Oggi si festeggia l’anniversario dello sbarco sulla luna. Dopo 43 anni ancora nessuno se la sente di dire che era una farsa…”. E ancora: “Scusate. Rettifico. Siamo andati sulla luna, Berlusconi è onesto, la riforma del senato è cosa buona e giusta e Repubblica è un giornale” (Twitter, 20 luglio 2014).

    Le stranezze sulla strage di Charlie Hebdo.
    “Incredibile che a Charlie Hebdo sia rimasto ucciso l’economista Maris che denunciava irregolarità su emissione moneta” (Twitter, 8 gennaio 2015).

    La ragione ritrovata. Sibilia dopo la sparatoria avvenuta nel Parlamento canadese di Ottawa, in cui hanno perso la vita due persone.
    “(…) I politici spesso prendono a modello i governo del nord. Norvegia, USA e Canada. Eppure dov’è che hanno iniziato a sparare i politici… proprio in un paese come il Canada. Opera di un pazzo o di qualcuno che ha ritrovato la ragione?” (Facebook, 23 ottobre 2015).

    L’onestà della dittatura.
    “Hai ragione @Beatrix_Bix, la dittatura è più onesta. Almeno lo sai, invece democrazia italiana è subdola” (Twitter, 14 dicembre 2013).

    Dalle stragi di Falcone e Borsellino.
    “Cosa dire di una stampa che oscura il Restitution Day?, l’evento politico più rivoluzionario dagli omicidi di Falcone e Borsellino” (Facebook, 7 luglio 2013).

    Ha stato il Signoraggio.
    “Ebbene, signor Letta, mi spiega oggi qual è il nesso tra banche e stati? Se la Banca centrale europea è di fatto di proprietà delle banche centrali nazionali – e diremmo benissimo!, se le banche centrali nazionali fossero di proprietà dei cittadini, dello stato. (…) E se la moneta è dei cittadini, degli stati, allora perché ce la prestano? Caro Letta, ha mai sentito parlare di Signoraggio Bancario? Ne avete mai parlato alle riunioni del Club Bilderberg?” (Intervento alla Camera, 22 maggio 2013).

    Non fatevi fregare!
    “Esiste una crisi idrica, quando c’è scarsità d’acqua.
    Esiste una crisi geologica, quando c’è scarsità di suolo.
    Esiste una crisi d’aria, quando è troppo inquinata.
    Non può esistere una crisi monetaria perché manca la moneta.
    Infatti acqua, terra e aria sono risorse naturali e pertanto sono finite. La moneta è un’unità di misura e può essere creata in qualsiasi momento.
    Dire che esiste una crisi monetaria è come dire che non c’è la lunghezza perché mancano i metri. NON FACCIAMOCI FREGARE!” (Facebook, 19 settembre 2016).

    Vuoi mettere l’aifon?
    “Oggi la Apple presenta l’#iPhone8 noi in parlamento siamo costretti dal #PD a discutere di #fascismo vs #comunismo… #fatevoi” (Twitter, 12 settembre 2017).

    La proposta-simbolo di Carlo Sibilia, prima di diventare deputato.
    “Matrimonio omosessuale, di gruppo e tra specie diverse (Postato da Carlo Sibilia il 26/11/2012). Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili) , a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consenzienti” (Proposta di legge postata nello spazio che il blog di Grillo dedicava alle “idee” per il programma delle liste civiche).

    Senatore Stefano CANDIANI, Lega

    La zingara.
    “Una zingara, FALSA, ladra, schifosa e bastarda, mi ha rubata il telefono” (Facebook, 13 febbraio 2015).

    Rispondendo su Twitter al titolo dell’Unità “Roma città chiusa. Alle mafie”.
    “Totò Riina è pseudonimo di Antonio De Curtis, detto Totò” (Twitter, 22 agosto 2015).

    La7: Stefano Candiani (Lega Nord) commenta il video shock che ha suscitato polemiche di una bimba che piange di gioia dopo aver ricevuto in regalo un fucile.
    “Non bisogna banalizzare con questo video la legittima difesa. Il concetto deve essere chiaro, se una persona viene aggredita deve potersi difendere e l’aggressore paga il prezzo, se mi entra in casa e ho anche una famiglia da difendere non ci si deve stupire se quel qualcuno entra in un modo ed esce in un altro” (2 febbraio 2017).

    AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

    Onorevole Manlio DI STEFANO, M5s

    Incapaci al potere.
    “Se ci troveremo presto in guerra o se diverremo l’obbiettivo di attentati (senza esserlo mai stati prima) avrete due nomi da ringraziare, Renzi e Gentiloni, due pericolosi incapaci al potere” (Facebook, 15 febbraio 2015).

    Chi appoggia l’Isis.
    “GUERRA ALL’ISIS? NO, IMPERIALISMO. Gli USA e l’Unione Europea appoggiano l’ISIS.
    Questo è un dato di fatto riscontrabile in centinaia di testimonianze influenti (senatori americani) nonché in video che mostrano droni sorvolare i convogli neri senza attaccarli. (…) Il M5S, quando governerà l’Italia, la trascinerà fuori dalla sudditanza atlantica per restituirla alla sua dignità e sovranità nell’azione internazionale. Ascoltate questa mia intervista ad una TV iraniana. È solo questione di tempo…” (Facebook, 16 settembre 2015).

    L’intervista di Vespa a Riina Junior.
    “È SOLO DISTRAZIONE DI MASSA. Basta! Basta! Basta! Non fatevi fregare dal sistema! Vespa ne è parte da sempre, avete già dimenticato le mille occasioni in cui si è prestato a distrarre le masse dai veri problemi del paese? Per quanti mesi è andato in onda il plastico del Delitto di Cogne mentre in Parlamento ci toglievano il futuro? L’equazione è semplice: il Governo Renzi è in crisi perché pescato con le mani nel petrolio dalla magistratura e sotto mozione di sfiducia e, in 24h, mette su un teatrino a tutto campo…” (Facebook, 7 aprile 2016).

    E allora Guantanamo?
    “Gli arresti a Mosca? E allora Guantanamo? Non tocca a me valutare la democrazia in un altro Paese” dice Manlio Di Stefano per levarsi dall’impaccio di una domanda che in tanti fanno ai 5 Stelle: cosa dite della retata di massa di Vladimir Putin? (La Stampa, 30 marzo 2017).

    “M5S, Lista di ebrei sul profilo Facebook di Di Stefano”
    “Come riporta il Corriere della Sera, sul profilo Facebook di Manlio Di Stefano è apporso un post chiamato “Complici di Israele”, relativo al voto contrario dell’Italia alla risoluzione Unesco su Gerusalemme, che ha dato vita ad un dibattito acceso tra chi appoggiava il parlamentare 5 stelle e chi, invece, si dichiarava contrario. Tra i commenti, un altra lista di Vip tra giornalisti, attori e personalità con il titolo “Influenza sionista nei media italiani”, con i nomi, tra gli altri, di Roberto Saviano, Paolo Mieli, Enrico Mentana, Gad Lerner” (Lineapress, 7 maggio 2017).

    Onorevole Guglielmo PICCHI, Lega (ex Forza Italia)

    Quando c’era Silvio.
    “Con Berlusconi quanto avvenuto in #Crimea non sarebbe semplicemente successo” (Twitter, 17 marzo 2014).

    DIFESA

    Onorevole Angelo TOFALO, M5s

    Boia chi molla!
    “Boia chi molla, presidente Boldrini, boia chi molla! E noi non molleremo!” (Intervento alla Camera, 29 gennaio 2014).

    Si scherza.
    “Abbiamo kalashnikov, mitra, mine da posizionare su ogni scranno di questi politicanti della casta, e poi male che vada abbiamo una zizzona di Battipaglia come bomba per far saltare tutto in aria. Ovviamente sto scherzando…” (YouTube, 7 gennaio 2015).

    Alto tradimento.
    “#GENTILONI ANDREBBE PROCESSATO PER ALTO TRADIMENTO! invece accade che gli viene addirittura affidato l’incarico” (Twitter, 11 dicembre 2016).

    Traffico d’armi
    “Traffico d’armi con la Libia, spionaggio, Isis. Un triangolo quanto mai insidioso, tanto più che sullo sfondo c’è un rappresentate dello Stato. Angelo Tofalo, deputato grillino e membro del Copasir – il comitato di controllo parlamentare sui servizi segreti – ha ammesso di aver pagato un viaggio in Turchia ad Annamaria Fontana, la donna napoletana arrestata nei giorni scorsi per traffico internazionale di armi insieme con il marito, Mario Di Leva, convertito all’Islam (…)” (La Stampa, 26 febbraio 2017).

    ECONOMIA E FINANZE

    Onorevole Laura CASTELLI, viceministra, M5s

    Le ricette della nonna.
    “Olio di ricino per i mafiosi!” (Dibattito in Aula, 4 giugno 2013).

    Come ti permetti di non votare 5 Stelle?
    “Da una parte questo è un Paese che fa fatica a comprendere, dall’altra c’è ancora una grande fetta legata a lobby e poteri forti. Non dico che chi non ha votato 5 Stelle sia da condannare, ma non lo giustifico” (26 maggio 2014).

    Quanto ha ucciso il governo Renzi?
    “Secondo voi quanta gente hanno ucciso i cattivi governi? Quanti il governo #Renzi? Per me più di 150….” (Twitter, 27 marzo 2015).

    Una buona parola per tutti.
    “#Marino ha appena ritirato le dimissioni… Pagliaccio criminale” (Twitter, 29 ottobre 2015).

    Un curriculum che nemmeno il premier Conte.
    “(…) A 14 anni comincio ad innamorarmi della palestra e li conosco la danza HipHop che poi seguirò per oltre 10 anni. E poco dopo, durante una estate di colonia aziendale, scopro l’amore per la barca a vela e il vento; amore che mi accompagna ancora moltissimo. Alle scuole superiori scelgo di frequentare la scuola di Ragioneria più complessa è severa di tutta la provincia di Torino. (…)” (Dal curriculum pubblicato sul sito ufficiale di Laura Castelli).

    “La favolosa figuraccia di Laura Castelli al convegno dell’Ordine dei Commercialisti”.
    “Qualche giorno fa la Castelli era ospite degli Stati Generali della professione dei Dottori Commercialisti. Professione per esercitare la quale è necessario essere iscritti ad un apposito albo professionale al quale si accede dopo aver superato un esame di Stato. La Castelli si deve essere sentita davvero a casa perché si è presentata così: «Sono laureata in Economia, non sono un commercialista ma nella vita ho avuto un mio studio, ho lavorato nello studio di famiglia che si occupa di contabilità, paghe, e conosco…». L’onestà e la trasparenza dell’onorevole pentastellata però non sono state apprezzate dalla platea che ha iniziato a vociare e sogghignare. Ed in effetti è curioso che ad un convegno nel quale si è discusso anche di chi esercita abusivamente la professione arrivi una persona a dire che pur non essendo commercialista ha esercitato la professione e ha avuto pure uno studio…” (Next Quotidiano, 16 febbraio 2018).

    Onorevole Massimo BITONCI, Lega

    La negritudine.
    “Signora Presidente, onorevoli colleghi, la gente ormai ha paura ad uscire la sera e lei vuole favorire la negritudine come in Francia” (Intervento in aula, 14 gennaio 2014).

    Da sindaco leghista di Padova.
    “E ora in tutti gli edifici e scuole un bel crocifisso obbligatorio regalato dal Comune. E guai a chi lo tocca!” (Facebook, 24 giugno 2014).

    Lotta dura ai kebabbari.
    “Abbiamo deciso di emettere un’ordinanza per la zona della stazione: è giunta l’ora di far chiudere entro le ore 20 tutta una serie di negozi etnici, tipo quelle dei kebabbari” (30 marzo 2016).

    SVILUPPO ECONOMICO

    Senatore dott Andrea CIOFFI, M5s

    Il tweet-shock subito dopo le prime scosse sismiche.
    “A Roma due forti scosse di #terremoto in due ore. Il Senato ha retto benissimo. Reggerà anche alla deforma di Renzi. #IoVotoNo” (25 ottobre 2016).

    Onorevole Davide CRIPPA, M5s

    Priorità.
    “Oggi pomeriggio dovevo partecipare al torneo beach waterpolo ad Arona, ma qualche genio del Pd ha deciso che questa sera alle 19 si doveva votare in commissione attività produttive e finanze per il ddl concorrenza (…)” (Facebook, 2 agosto 2015).

    INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

    Michele DELL’ORCO, M5s

    Mafia-Pd.
    “‘Oggi Pd in piazza contro la mafia’: come se i #Casamonica manifestassero contro se stessi” (Twitter, 3 settembre 2015).

    Edoardo RIXI, Lega

    Dopo l’attentato di Nizza
    “Edoardo Rixi punta il dito contro il governo italiano: “L’Italia deve chiudere le frontiere e smetterla di traghettare sul territorio nazionale migliaia di clandestini che con i loro viaggi finanziano l’Isis – scrive sulla propria pagina Facebook -. Il nostro Governo è moralmente responsabile di quanto sta accadendo in Europa”” (Huffington Post, 15 luglio 2016).

    “Spese pazze, Rixi: ‘Così facevan tutti, ci siamo adeguati’”.
    “Così facevan tutti. Acquistavano le loro cose personali e le facevano pagare ai contribuenti liguri. “C’era una prassi consolidata, che abbiamo seguito e che mai aveva creato problemi – spiega Edoardo Rixi, assessore regionale allo Sviluppo Economico della Liguria e segretario della Lega Nord ligure” (Repubblica.it, 19 settembre 2017).

    Armando Siri e Matteo Salvini
    Armando Siri e Matteo Salvini

    Senatore Armando SIRI, Lega

    VEDI ANCHE:

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    Esclusivo: la flat tax di Matteo Salvini è un’idea di un bancarottiere

    Armando Siri, l’ideologo dell’aliquota unica al 15 per cento,  ha patteggiato una condanna a un anno e 8 mesi per un crac. Due società in cui il guru del leader leghista ha avuto ruoli di spicco hanno trasferito la sede legale in un paradiso fiscale. E uno dei suoi soci è indagato dall’antimafia di Reggio Calabria

    “Lega, L’Espresso: ‘L’ideologo della Flat Tax Armando Siri patteggiò per bancarotta fraudolenta‘”.
    “Prima della campagna elettorale Matteo Salvini, segretario della Lega, pensava per lui a un ruolo di governo, magari un ministero economico. Eppure, stando a quanto riporta L’Espresso, Armando Siri, 46 anni, eletto al Senato, ideologo della flat tax, ha patteggiato una pena per bancarotta fraudolenta. Tre anni e mezzo fa un giudice ha accolto l’accordo tra accusa e difesa per il fallimento della MediaItalia, società che avrebbe lasciato debiti per oltre 1 milione di euro. Nelle motivazioni, riporta il settimanale, i magistrati che hanno firmato la sentenza scrivono che, prima del crack, Siri e soci hanno svuotato l’azienda trasferendo il patrimonio a un’altra impresa la cui sede legale è stata poco dopo spostata nel Delaware, paradiso fiscale Usa” (Fatto Quotidiano, 12 marzo 2018).

    LAVORO E POLITICHE SOCIALI

    Onorevole Claudio COMINARDI, M5s

    È Stato il Bilderberg.
    “Il mandante della bomba di Piazza della Loggia è lo Stato italiano. Una strage di Stato. C’era di tutto. I servizi segreti deviati, la politica, la Cia, e come dice Imposimato, anche il gruppo Bilderberg. Dietro alla strategia della tensione e alle stragi c’è anche il gruppo Bilderberg” (Intervento alla Camera, 28 maggio 2014).

    Androidi.
    “Un androide dotato di intelligenza artificiale è in grado di vedere, sentire, conversare, camminare, svolgere attività manuali, interpretare immagini, elaborare calcoli estremamente complessi e molto altro ancora. (…) Ritengo fondamentale un dibattito politico su questi mutamenti (…)” (Facebook, 7 gennaio 2016).

    BENI E ATTIVITÀ CULTURALI E IL TURISMO

    Onorevole Gianluca VACCA, M5s

    Porcelli Pd.
    “I porcelli democratici hanno sempre hanno votato l’Italicum” (Twitter, 4 maggio 2016).

    Assassini Pd.
    “#labuonascuola è legge. Gli assassini #PD della scuola pubblica italiana hanno vinto una battaglia, ma non vinceranno la guerra! #M5S” (Twitter, 9 luglio 2016).

    Spazzatura Unità.
    “L’Unità è tornata a infangare le edicole. Le discariche sono sature, non c’era bisogno di nuova spazzatura” (Twitter, 12 luglio 2015).

    SALUTE

    Onorevole dott. Maurizio FUGATTI, Lega

    La cara vecchia lira.
    “Alla festa leghista di Avio si pagheranno cibo e bevande con le vecchie lire, sarà l’occasione per dimostrare a Monti i danni causati dall’euro” (13 agosto 2012).

    Reich.
    “Grazie ad Angela Merkel ormai non siamo più in Europa, ma nel Quarto Reich” (18 ottobre 2012).

    AMBIENTE, TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

    Onorevole Vannia GAVA, Lega Nord

    Quando vedo la Kyenge penso ad un orango”, disse Calderoli. E la Gava… 
    “Calderoli? Ha detto quello che pensano quasi tutti gli italiani. “I tratti somatici di alcune popolazioni è innegabile evochino da sempre sembianze animali se non peggio (cosa dovrebbero dire i poveri abitanti della Mongolia?). Chi non riconosce questo è palesemente in malafede e usa strumentalmente un falso perbenismo degno delle più squallide ipocrisie. È ora di finirla di puntare il dito contro i pochi che hanno il coraggio di dire quello che pensano tutti” (Messaggero Veneto, 15 luglio 2013).

  • Il reddito di cittadinanza…?

    Il reddito di cittadinanza…?

    Bocciato in Svizzera con una percentuale del 78 per cento. La proposta prevedeva contributi mensile, dalla nascita alla morte, di 2.500 franchi elvetici (circa 2.250 euro) per gli adulti e di 625 franchi (560 euro) per i minorenni.

    E se in Svizzera, un’ipotesi del genere è stata bocciata, magari un minimo di analisi sul perché andrebbe fatta.

    Tanto per fissare i termini della questione.

    L’idea alla base della misura è tutt’altro che nuova. Addirittura nel 1797, Thomas Paine, uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti d’America rifletteva sul fatto che per “comprare” consenso sociale per i diritti della proprietà privata, i governi avrebbero dovuto pagare a tutti i cittadini 15 sterline all’anno.
    Il concetto non è né di sinistra né di destra. Si sono mostrati favorevoli al reddito di cittadinanza economisti ed intellettuali dalla più diversa formazione. Dal notissimo Milton Friedman della Scuola (ultraliberista) di Chicago a Charles Murray, libertario dell’American enterprise Institute; a Andy Stern, un noto rappresentante delle Unions americane, fino a Paul Mason visionario autore del recente saggio Postcapitalismo.

    Il reddito di cittadinanza è un termine molto generico e ricomprende varie misure.

    Sotto la generica definizione di reddito di Cittadinanza ricadono ipotesi molto diverse fra loro.

    Il Reddito Minimo Garantito: lo Stato corrisponde ad ogni cittadino (indipendentemente dal fatto che abbia una occupazione o meno) una somma pari alla differenza tra l’importo del reddito minimo garantito stabilito per legge ed il suo reddito, se il suo reddito è inferiore a tale importo.

    Il Reddito di Cittadinanza Condizionato secondo il quale, ogni cittadino riceve una somma maggiore o uguale ad un certo importo (che è generalmente individuato come livello di povertà relativa o assoluta). L’importo però tiene conto dei mezzi patrimoniali e reddituali del richiedente.

    Il Reddito di Cittadinanza Incondizionato che prevede che ogni individuo riceva una somma indipendentemente dal suo reddito, indipendentemente dalla sua situazione patrimoniale e reddituale. Quest’ultimo esempio ha avuto rarissimi casi di applicazione concreta come in alcuni paesi dell’Alaska ed è stato testato anche in altri stati degli USA, Brasile, in alcuni paesi dell’Africa e in alcuni stati dell’India.

    Il concetto di base del dibattito politico è però chiaro. Si tratta di una forma di integrazione del reddito che garantisca a tutti i cittadini un reddito minimo di sopravvivenza. O anche qualcosa di più.

    Comunque è implicito che, se tale ipotesi venisse presa in considerazione da qualche governo, in Italia,  un referendum diventerebbe obbligatorio.

    La più ampia idea di un reddito di cittadinanza universale incondizionato non ha avuto grande fortuna in nessun sistema politico. E questo perché i vari modelli di welfare oggi esistenti sono fondati su modelli e principi totalmente differenti. Ovvero si tratta sempre di programmi di assicurazione diretti a garantire sostegno a chi si viene a trovava in condizione di difficoltà temporanea tale da impedire la prestazione lavorativa: limiti di età (la “pensione di anzianità o vecchiaia”); malattia o infortunio (da noi garantite da INPS e INAIL) e più di recente, stati di disoccupazione involontaria (trattamento di disoccupazione, oggi NASPI e trattamenti simili).

    Inoltre, questo modello, si scontrerebbe con tutti i principi di uguaglianza. Nel momento in cui si dovesse prendere in considerazione la ricchezza effettiva di ogni singolo cittadino, si evidenzierebbero tutte le anomalie del sistema Italia, e senza prima rimuoverle, si creerebbe un caos tale da vanificare qualsiasi intervento.

    L’esistenza di quello che di fatto è un reddito di cittadinanza in Europa spiega molte cose che in Italia vengono riproposte in modo del tutto assurdo. Spiega l’assenza di lavoro nero,  l’assenza delle massicce raccomandazioni, spiega anche il fatto che le persone competenti occupino in genere il posto che compete loro (mentre così non è in Italia), le case abusive (chi ne calcola il valore?), l’evasione fiscale ecc.ecc..

    e che portare in Italia l’ipotesi di reddito di cittadinanza, senza un serio e pluriennale recupero delle inefficienze del sistema paese, significa cercare una scorciatoia facile facile per raccattare voti, e come è noto le soluzioni facili sui problemi complessi, puzzano sempre di populismo.