Morendo l’8 novembre 1924 a Roma, Serafino Salvati con testamento olografo del 21 marzo 1923, disponeva che il suo patrimonio fosse finalizzato alla istituzione da parte dello Stato di una Scuola di Agricoltura Pratica con sede nella villa di Pianello.
Vittorio Emanuele III con Regio Decreto n. 1555 del 26 agosto 1926 istituiva la fondazione “Scuola Pratica di Agricoltura Serafino Salvati” e ne approvava il relativo statuto organico. La scuola, per volontà del testatore, doveva avere “lo scopo di addestrare gli alunni nell’esercizio pratico dell’agricoltura, in modo da formare sagaci ed esperti agricoltori e direttori di piccole aziende agricole” e doveva funzionare sotto l’alto patronato dell’Istituto Tecnico di Jesi. Presso questo istituto Serafino Salvati aveva studiato da giovane e vincolandolo alla scuola da fondare mostrava di averne a pieno apprezzato la formazione. Con la scuola progettata attraverso i suoi beni egli intendeva potenziare lo sviluppo dell’agricoltura in quel settore e in quell’attività dove la sua famiglia era economicamente cresciuta e si era affermata. La Villa, quale “centro direzionale” doveva continuarne le funzioni non tanto operative quanto sul piano della qualità nel preparare tecnici adeguati.
La scuola fu aperta il 2 dicembre 1935, i programmi degli studi erano stati approvati dal Ministero dell’Educazione Nazionale il 6 novembre. 27cfr. Testamento del Sig. Serafino Salvati. Statuto organico della Fondazione. Programmi
d’insegnamento, Tip. Luigi Proja, Roma 1935.
Con il D. P. R. n. 2029 del 10 settembre 1960 la Scuola Pratica di Agricoltura fu trasformata in Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura “Serafino Salvati”, che ha avuto per vari decenni sezioni decentrate in altri comuni delle Marche, affermatosi nei primi Cinquant’anni della sua storia nella preparazione di tecnici altamente qualificati.
L’istituto divenuto nel frattempo Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “Serafino Salvati” con le sue offerte formative rappresenta oggi una sfida nel contesto delle trasformazioni e delle difficoltà che attraversa ii computo, ma altresì una speranza per il futuro inevitabile che l’agricoltura dovrà avere. 28Una Scuola per la nostra terra. 50 anni dell’Istituto “Serafino Salvati”, Monte Roberto 2010.
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