La pietà popolare e la devozione della gente si sono espresse lungo i secoli anche nella costruzione di edicole religiose o “figurette”. Un fenomeno diffuso derivato dal paganesimo, un patrimonio della cultura e della tradizione popolare spesso trascurato, certamente da non perdere.218Ceccarelli R., Le figurette della pietà popolare, in il Massaccio n. 5, dicembre 1990, p. 15. Sorgono ai lati delle strade, in luoghi che dovevano ricordare devozioni, episodi o fatti “miracolosi” o circostanze particolari, oppure come piccole nicchie con relative immagini erano sulle pareti delle case.
Monte Roberto e il suo territorio non hanno fatto eccezione nel contesto di una situazione singolarmente ricca della intera Vallesina, ora non sono molte le edicole che rimangono in piedi, di altre invece ci rimane il ricordo in toponirni ancora in uso.
Contrada la Figura ricorda una edicola dedicata a S. Giuseppe nella seconda metà del Seicento;219ASCMR, Consigli (1676-1698), c. 49r. l’attuale via S. Maria, le antiche denominazioni S. Anna o Lenze, Pian S. Luca (vicino all’attuale via S. Pietro), S. Brigida (via Sabbioni) sono l’indizio o la prova di edicole dedicate ai rispettivi santi per speciale devozione e andate definitivamente perdute. Si trattava infatti di piccole costruzioni, non molto robuste che, se non curate nella manutenzione statica e abbandonate, dopo pochi anni potevano facilmente crollare.
Altre, e di dimensioni discrete si possono ancora ammirare.
Sorge all’angolo tra via Fonte del Crocifisso e via Pace. Risale alla metà del Settecento quando viene ricordata per la prima volta;220ASCMR, Consigli (1756-1766), c. 27r. nel 1781 fu rifatta dalle fondamenta dall’erede di don Taddeo Guglielmi che ce ne ha lasciato memoria in una piccola iscrizione non più grande di un mattone.221Questa l’iscrizione: 1781 R.[everendi] D.[omini] THAD.[dei] GUGLIELMI HAERES A FU.[ndame] NTIS RESTIT [uit] EX DE,VOTIONE.
Un sostanziale intervento restaurativo fu portato a termine nel 1932, l’ultimo fu eseguito nel 1983 con la risistemazione muraria, in quell’occasione furono fatte feste solenni e venne anche restaurato il Crocifisso ligneo dell’edicola ad opera di Danilo Del Priori di Maiolati, lo stesso Crocifisso fu rubato poi nella notte tra il 13 e i114 novembre 1988.222cfr. Voce della Vallesina n. 44-45 dell’Il dicembre 1988.
EDICOLA DELLA MADONNA DI LOURDES (IN VIALE MATTEOTTI)
Ubicata in viale Matteotti; è stata restaurata a cura del Dott. Pietro Mancini nell’aprile del 1966. È un tempietto dedicato alla Madonna di Lourdes; agli inizi del secolo l’edicola era stata fatta erigere da Anna Radini moglie di Francesco Amatori e parente di mons. Giacomo Maria Radini Tedeschi vescovo di Bergamo, il cui segretario don Angelo Giuseppe Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII, soggiornò a Monte Roberto nel 1906. In quell’occasione don Angelo G Roncalli benedisse l’edicola; la circostanza fu ricordata il 6 aprile 1966 con una lapide, un medaglione in bronzo con l’immagine di Giovanni XXIII ed una preghiera incisa sul marmo e dettata nella benedizione del 1906.223cfr. Soggiornò a Monte Roberto Don Angelo Roncalli, futuro Papa Giovanni, in Voce della Vallesina, n. 30 del 24 luglio 1966, P. 4.
Sul retro vi è un dipinto su muro, “Cristo crocifisso con santi, Antonio da Padova e Caterina da Siena”, di Oscar Di Prata (1910-2006) realizzato nella seconda metà degli anni Sessanta.
EDICOLA DELLA MADONNA DI LOURDES
Sorge all’angolo tra via Villa e la strada provinciale dei Castelli.
Anch’essa a forma di piccolo tempio; fu fatta erigere dai coniugi Pietro e Silvia Tesei nel 1908; piccola statua in gesso.
Altre sono di dimensioni più ridotte: Edicola della Madonna delle Grazie, all’angolo tra l’inizio di via Leopardi e la strada provinciale dei Castelli; costruita agli inizi del secolo è stata sempre in legno con l’immagine della Madonna delle Grazie di Jesi, ricostruita con disegno diverso e in muratura, con l’immagine in ceramica, fu inaugurata il 31 maggio 1992;224cfr. La Gazzetta di Ancona, 28 maggio 1992. la sua origine fu probabilmente un ex-voto per grazia ricevuta.
All’angolo tra via Garibaldi e via Cavour a Pianello.Fu costruita dalle famiglie Barocci Sisto e Santoni Enrico ed inaugurata il 2 settembre 1958 in ricordo della missione catechistica tenuta da missionari francescani; immagine del Crocifisso in bronzo.
EDICOLA DELLA MADONNA IMMACOLATA
Ai lati della strada provinciale dei Castelli, di fronte all’imbocco di via S. Apollinare;
fu costruita nel 1951 in ricordo delle missioni tenute dai padri minori francescani dall’8 al 18 novembre 1951; quadro con l’immagine della Madonna Addolorata. Molte le piccole nicchie in case di campagna, alcune sono vuote, le statue o leimmagini sono state trafugate o scomparse dopo che non pochi hanno lasciato la campagna, altre volte invece per la poca sensibilità delle generazioni succedutesi a quante le vollero. Altre nicchie pur avendo le statue denotano uno stato di abbandono e di degrado: in via S. Giorgio e in via Calapina (due nicchie uguali e vicine in un unica parete di pietra, una vuota e l’altra con la Madonna Immacolata.
In via Figura in due case restaurate, nicchie con piccole statue di S. Antonio di Padova e della Madonna di Lourdes.
A Pianello, angolo tra via Fratelli Cervi e via Don Minzoni, nuova recente nicchia con S. Cuore di Gesù su recinzione in muratura.
Non mancano esempi di piccole edicole votive in legno issate sugli alberi, come quella, scomparsa da anni, con la statua della Madonna di Loreto su una quercia ai lati di via Calapina o l’altra su un ulivo di fronte all’imbocco di via Mattonato dalla strada provinciale dei Castelli in territorio di Castelbellino, su supporto autonomo e in ferro dal maggio 1992.
A Monte Roberto nel 2000 in via XXIV Maggio fu costruita da Antonio David un’edicola dedicata alla Madonna ed inaugurata il 6 settembre 2001.
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