284 Appendice 2.A PERIZIA LACCHÈ 1740

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Al No[m]e di Dio A[me]n. A di 30 . Marzo 1740
Io infr[ascritt]o Perito Muratore della Città di Jesi essendomi portato per ord[inle di Mons. Ill.mo e Rev.mo Gio.[vanni] Vitellio Vitelleschi Gov.[ernato]re di d.[ett]a Città a visitare, e diligentem[en]te riconoscere la ruina, che minaccia la Loggia della Com.[uni]tà del Castello di M.[on]te Roberto, e la casa del Sig. [no]re Filippo Mazzini appoggiata una contonata a d.[ett]a Loggia, e resp[ettivamen]te anche per considerare qual riparo possa darsi a d.[ett]a Loggia.
Onde portatomi in d.[ett]o Castello ho veduto, et ossevato, che i muri, et archi della med. [esim]a si sono staccati, et i Pianciti unitam.[en]te colle sue volte sono caduti a terra, per il che veduto essere stata smantellata di sopra, e levati i coppi di essa, e dello rimanente di essa Loggia essere imminente la caduta, che non vi è assolutam.[ent]e modo di ripararla. Onde secondo la mia Perizia, Arte, e coscienza giudico essere necessarissimo sollecitamente gettare a terra i muri di d.[ett]a Loggia per salvare almeno li mattoni della med.[esim]a, essendo stata causata d.[ett]a ruina da una spaccatura di Terra, o sia Liscia sotterranea, che cammina sotto la Loggia sud. [dett]a, Casa del Signor Mazzini pred.[ett]o, e si stende anche d.[ett]a Apertura verso la Chiesa par[rocchi]ale.
Considerata poi la spesa, che andar per gettare a terra li muri di d.[ett]a Loggia giudico, che fra Armature, canapi, manuali, donne, muratori possa ascendere à scudi trenta in circa.
Ad effetto poi di dare riparo al Terrapieno, ò sia Piazza, et anche alla d.[ett]a Chiesa Parr[rocchi]ale, che facilm.[en]te anche questa potrebbe pericolare, stimerei bene fare in luogo di d.[ett]a Loggia un grosso muraglione à scarpa liscio senza Loggie di sopra, bensì col suo Parapetto avanti d.[ett]a a Piazza alto da terra piedi tre romani; e dalla parte di sotto della costa di altezza piedi venti di fondam.[en]to, e caso, che q.ue]sto non risistesse, attesa la Terra molle, di dove anche scaturisce l’acqua, sarebbe necessario farci le palizate à Castello infine del fondam.[en]to per poter con tutta sicurezza fondarci d.[ett]o muraglione, trattandosi di luogo montuoso, ed in costa, e sopra terra dell’altezza di piedi trenta romani, il q.[al]e muraglione ancora dovrà essere di larghezza piedi dodici romani nel fondam.[en]to e poscia ridurlo sino al Parapetto su.[dett]o verso la Piazza a piedi quattro romani, e di lunghezza piedi trent’ otto, e mezzo.
Per fabbricare poi d.[ett]o nuovo muraglione a scarpa, rimettere, in pristino il sud.[dett]o ch’è calato nella quantità di piedi due romani, essendo il med.[esim]o di altezza piedi ventisette, e farvi altri necessari riattamenti giudico, che la spesa fra calcina, sabbione, o trasporto d’acqua, palizzate, muratori, manuali, armature, et altro, che vi potrà occorrere, ascenderà à scudi duecento venti inc.[irc]a, non compresi però li mattoni, e pietre, che vi sono. E tutto ciò che dico, e riferisco secondo la mia perizia, e Coscienza ecc. In fede ecc.
Giovanni Antonio Lacchè Perito Muratore mano p.[ro]p[ri]a.