Tutte le colline ed i relativi castelli che fiancheggiano il medio corso dell’Esino, dopo la sua uscita dalla gola della Rossa, hanno un clima particolarmente favorevole.
A determinarlo è la configurazione geografica, “varj monticelli uno più alto dell’altro”, e proprio “per si fatta cagione tanto è grande la salubrità di questa clima, che non si può dir di più”. lo scriveva così, verso la fine del Settecento, lo storico di Cupramontana don Francesco Menicucci (1748-1818) che traduceva le espressioni latine del monaco camaldolese don Mauro Sarti (1709-1766) di qualche decennio prima: [11]Sarti Mauro, De Amiqua Picentym Civitate Cupra Montana, Pesaro. Tip (livelli I 718, p. 9.. scrivevano di Massaccio (Cupramontana), ma poteva e può essere detto anche di Monte Roberto.
L’altezza media della collina (mt. 350 s.l.m.) e la sua posizione che gli permette di affacciarsi senza barriere verso il mare Adriatico avendo sulla sinistra la valle dell’Esino e a destra la piccola valle del torrente Fossato, creano le condizioni per un’ottima e fresca ventilazione estiva, così come d’inverno non mancano fredde giornate di tagliente e forte vento di nord-est.
Clima e microclima di Monte Roberto hanno avuto l’attenzione di erudite osservazioni ed approfondite note: furono elaborate e divulgate negli anni Sessanta del Novecento nel contesto di un “lancio turistico” del paese. [12]Pro-Loco di Monte Roberto, Bellezze dell’Appennino Marchigiano, Monte Roberto I 96 , Pp. 21-25.
Evidentemente però questo clima non è uniforme su tutto il territorio del comune: il fondo valle e la fascia limitrofa al fiume Esino sono meno ventilati, più afosi ed umidi con frequenti giornate di nebbia. Qui d’estate la temperatura massima può arrivare anche a valori elevati: ad es. a Pianello Val lesina, presso l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura “Serafino Salvati”, il 2 luglio 1968 e il 7 agosto 1971 si registrò la temperatura di 39C. [13]Bocci Roberto, Lineamenti climatici delle Marche, Regione Marche, Ancona 1982, p, 171,